Geppetto, Grillo e Volpe…a suon di tip tap: i performer della Compagnia I Ragazzi del Lago nel nuovo video di Bennato

Un Geppetto che fa il tip tap, ma anche una Volpe curiosa ed un Grillo saccente, tutti in punta di piedi! Gianluca Raponi, neo laureato in Dance Teacher a Londra e coreografo e primo ballerino della Compagnia I Ragazzi del Lago, insieme a Francesco Troilo e Matteo Mecozzi, ballerini e performers, sono tra i protagonisti del nuovo video di Edoardo Bennato per la ristampa del suo storico “Burattino senza fili”.

Il video “Mastro Geppetto”, il brano di Edoardo Bennato pubblicato a 40 anni dall’uscita del concept album è stato girato all’Almagià di Ravenna per la regia del bolognese Stefano Salvati. Presente anche il celebre cantautore napoletano con centinaia di attori e comparse, selezionati ai casting di Palazzo Rasponi. Ancora una volta Bennato si riconferma cantautore attento e capace di leggere la realtà. Il suo “Burattino senza fili”, parodia in musica della fiaba di Collodi, dimostra ancora oggi tutta la sua attualità e la capacità di raccontarci, in maniera pronfoda e ironica, la realtà della nostra società. Ma questa volta, la realizzazione del video è stata anche occasione per giovani artisti di mettersi in gioco.

Per me è stata un’esperienza che ha arricchito il mio bagaglio teatrale formato in questi anni nei musical di Carlo Tedeschi, non solo nelle rappresentazioni live ma anche nelle riprese video dei musical per la realizzazione dei dvd” spiega Francesco Troilo. “Rispetto al teatro live esiste una grossa differenza, dato che non c’è l’impatto emozionale che si ha con il pubblico in un teatro e neanche lo stesso coinvolgimento date le numerose ripetizioni della scena. Però occorre un diverso tipo di concentrazione, più impegnativo per me ripetendo più volte sistematicamente la stessa scena fino al raggiungimento della perfezione”.

Il lavoro di Stefano Salvati – prosegue Troilo – è stato un arricchimento per la sua diligenza e professionalità, senza far manca la cura nei dettagli, per i ruoli e per noi attori ad interpretarli.

Le nostre performance si sono basate su brevi stacchi di tip-tap, uniti ad un grande lavoro di mimica facciale e fisica che era fondamentale per far emergere li spirito dei personaggi così come il regista Salvati li ha concepiti, rapportando i personaggi di Collodi ai giorni nostri. La formazione generale sulle arti sceniche che ho ricevuto da Carlo Tedeschi, grazie alle borse di studio ricevute dalla Fondazione Leo Amici, è un ampio bagaglio che bene si è potuto rapportare a questo lavoro e ha consentito che questa esperienza fosse svolta con serenità e senza troppe difficoltà”.