Quando lo youtuber ti fa leggere. I libri delle star del canale, un caso letterario

Inauguriamo quest’oggi la nostra rubrica dedicata ai libri e lo facciamo con una lettera di una mamma che preferisce mantenere l’anonimato, ma che sottopone all’attenzione un argomento davvero interessante e di attualità.

“Negli anni ‘80 ad un giovane, amante della lettura e con velleità di scrittore, regalarono un libricino, piccolo piccolo, con una copertina verde, di cui non ricorda nemmeno l’autore e che non finì mai di leggere perché già il titolo era una pugnalata al cuore: “100 buoni motivi per non scrivere un libro”.
Chi glielo regalò era un libraio, i libri li vendeva e di sicuro li leggeva ma non si fece scrupolo di stroncare così, sul nascere, la passione di quel ragazzo per la scrittura. Vero è che di persone che scrivono ce ne sono tante e che oggi, ancora di più, è facile pubblicare anzi autopubblicare un testo. Poi farlo diventare un successo, incontrando il favore del pubblico, è tutto un’altro discorso.
Negli anni ‘80 internet non c’era. Qualcuno aveva il Commodore o l’Atari ma finiva li, due giochini e via. A scuola ti consigliavano e spesso ti obbligavano a leggere fior di testi, tutti classici della letteratura italiana e straniera e a qualcuno toccava pure la versione in madrelingua. Poveretto!

Anni 2000 e avanti. Di giovani che leggono ce ne sono tanti. A scuola stessa solfa…ti consigliano e ti obbligano a leggere ma…se non hai voglia di fare la relazione sul testo c’è il web che te la fornisce in versioni differenti: small, media e large. Devi dare un commento personale? Figurati nei siti per studenti trovi tutti i suggerimenti che vuoi. Alla fine, quel libro non lo apri nemmeno.
A fronte di molti giovani che si approcciano con piacere alla lettura, tanti ce ne sono che ne sembrano allergici e magari preferiscono trascorrere il tempo libero sulla rete.

Qui trovano tanti stimoli e spunti, soprattutto nel mare magnum di You tube, dove spopolano appunto gli you tubers. Tra gamers, intrattenitori, realizzatori di tutorial, la scelta è vasta. Ma i ragazzi si appassionano. E non solo loro. Dai 6 anni in su (e spesso si arriva anche agli anta) ci sono una marea di fan che attendono con ansia la pubblicazione dell’ultimo video o la messa in onda della live di turno. E tu guarda cosa ti vanno a fare gli you tubers? Un bel libro, dove ti raccontano di tutto e di più di sè stessi, gusti, passioni, sogni…finendo con il far leggere diverse righe d’inchiostro anche a chi aveva spergiurato odio eterno per la carta stampata.

Al di là delle tecniche di marketing di cui va tenuto debito conto, al di là che il volumetto è strumento di fidelizzazione per il canale, al di là di tutto…GRAZIE! Grazie per aver permesso a 130 paginette o giù di lì, di abbattere un muro, sfatare un mito, essere l’eccezione che conferma la regola.
Lì, nella cameretta, dove altri testi non erano mai riusciti a trovare un posto dove annidarsi, ecco che “Sotto le cuffie” di FaviJ, “Veri Amici” dei Mates, #Lasabrigamer ecc. ecc. hanno fatto sorgere una biblioteca di tutto rispetto, con trenta e passa volumi, tutti colorati. E seppure sostenuti da disegni e immagini, i temi sono interessanti e anche condivisibili: l’amicizia, il farsi le ossa con tenacia e correttezza nel lavoro, come affrontare le difficoltà scolastiche, la netiquette e via discorrendo. I racconti scorrono veloci e incontrano il gusto dei fan che ai firma copie giungono tutti con il volumetto in mano per incontrare di persona il proprio idolo. Come farà il mio ragazzo a Bologna, il 21 maggio al Made in Internet a cui dovrò accompagnarlo.
La letteratura frutto di You tube sta diventando un caso letterario. Solo i Mates, ho sentito, hanno venduto 100 mila copie di “Veri Amici”. Un sogno per ogni scrittore. E dove non è riuscita la scuola, né le punizioni paterne, né l’urlo belluino “ti tolgo telefono, tablet e computer se non leggi!” sono riusciti loro, gli youtubers.
A farti leggere un libro, finalmente, cocchino di mamma!”

Grazie sig.ra mamma, riprenderemo sicuramente l’argomento, approfondendolo.
La Redazione