Francesco Troilo, tra arte e solidarietà

Saper emozionare e saper donare. La prima qualità gli scaturisce spontanea quando sul palco interpreta un personaggio, danza, oppure quando la voce, d’impronta tenorile, si appoggia alle note senza impaccio; la seconda, s’esprime con sollecitudine nel seguire le vicende, giornaliere, della Associazione senza scopo di lucro di cui è uno dei giovani e vicepresidente.
In entrambi i casi è il cuore che si mette in gioco, quello che coniuga l’entusiasmo tipico giovanile con quei valori, sentiti e naturali, che albergano nell’animo di tanti ragazzi.
Servirebbero tante parole per raccontare la storia di Francesco Troilo Di Carlo , trentenne originario di Conversano (Bari), salito agli onori della cronaca recentemente per essere stato tra i protagonisti di una puntata del format televisivo di Rai Uno “Tali e Quali” .

Divide il suo tempo tra volontariato e palcoscenico, ormai da diversi anni, nell’ambito delle attività della Associazione Dare .
Avvicinatosi al teatro grazie ad un incontro con il regista, autore e scrittore Carlo Tedeschi, potè, agli inizi del secondo millennio, interpretare il ruolo di San Francesco nel noto musical sulla vita della santa di Assisi “ Chiara di Dio ”, che per dieci anni restò in scena al Teatro Metastasio della città serafica.
Parallelamente, Troilo avvia i suoi studi artistici sostenuti economicamente dalla Fondazione Leo Amici (di cui la Associazione Dare rappresenta il braccio operativo) nell’ambito di un progetto annuale che vede la destinazione di borse di studio in favore di giovani da indirizzare a diverse attività professionali secondo le loro attitudini.

E Francesco Troilo Di Carlo ha attitudine per la danza, per la recitazione e per il canto, manifestando al contempo quella sensibilità tipica di chi decide di impegnarsi nel terzo settore, in favore del prossimo.
Così, mentre cresce la sua professionalità artistica sui palcoscenici italiani in diversi spettacoli quali “ L’Uomo dal Turbante rosso”, “ Patto di Luce – per la pace e i diritti umani”, “ Svarietà”, ecc. s’incrementa anche il suo sentimento di condivisione, quella pulsione che lo ha portato ad impegnarsi per favorire la crescita sociale e morale di tanti giovani in difficoltà che si erano rivolti alla Associazione Dare; nell’organizzare gli aiuti per le famiglie vittime della neve e del terremoto in Abruzzo o del sisma in Emilia Romagna; nell’incontrare tanti studenti delle scuole italiane nelle varie tappe della mostra nazionale di Carlo Tedeschi “+Sé-Io=Pace ” contro il bullismo e per la pace.

E son solo alcuni esempi.
È però sempre lo spirito di servizio – che fa del volontariato sociale una delle più grandi risorse di questo Bel Paese– quello che anima le sue giornate, tra una prova a teatro e un salto in agriturismo per dare una mano come cameriere in sala… Ha collaborato per tutto il periodo della pandemia, a sostenere la creazione del Teatro Leo Amici della sezione del sito #Teatroacasa, dove gratuitamente sono stati messi a disposizione per il pubblico numerosi spettacoli teatrali e, ancora oggi, collabora con la RDL Academy che avvicina all’arte di Tersicore e alle tavole del palcoscenico tanti ragazzi… o magari non è raro vederlo impegnato nel risolvere problematiche di tante famiglie in difficoltà per via della situazione attuale.
Un bell’esempio della italica meglio gioventù.

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